Ritenuta non una delle migliori opere del Bardo, definita da George Bernard Shaw "Una spazzatura di infimo ordine melodrammatico", la tardiva tragicommedia di Shakespeare, Cimbellino, scritta nel 1609 o nel 1610, dopo Antonio e Cleopatra e Coriolano, otto anni dopo Amleto e un paio d'anni prima de La Tempesta, è un miscuglio di personaggi e situazioni già viste. Un guazzabuglio a lieto fine con bambini rapiti, una matrigna cattiva che fa concorrenza a Biancaneve, pozioni avvelenate, un cadavere senza testa, uno Iago in miniatura, una principessa che sfida il padre sposandosi contro la sua volontà, un amante esiliato, un'eroina travestita e la notevole incapacità di tutti di riconoscersi a vicenda, nonostante i leggeri travestimenti. Forse Shakespeare voleva accontentare i gusti di un pubblico che cambiava con i tempi? Forse voleva risollevare le sorti della sua compagnia teatrale (i King's Men) e gli incassi? Forse, giunto quasi alla fine della sua carr...
Se la vendetta è un piatto che va servito freddo, allora Edmond Dantès, alias il Conte di Montecristo, è senza dubbio colui che ha creato una delle ricette più elaborate. Rappresenta uno dei pochi personaggi immaginari capaci di incarnare la legge del taglione pazientemente, con metodo, diligenza, compostezza e crudeltà contro coloro che falsamente lo accusano di complottare con Napoleone per rovesciare Luigi XVIII durante la Restaurazione borbonica, quando Bonaparte, dopo essere fuggito dall'esilio all'Elba con l'aiuto di una complessa rete di sostenitori noti come bonapartisti, marcia su Parigi in quella che sarebbe stata chiamata la Guerra dei Cento Giorni. Scritto da Alexandre Dumas in collaborazione con Auguste Maquet, originariamente come romanzo a puntate, Il Conte di Monte Cristo fu pubblicato sul Journal des Débats, un quotidiano francese, dal 28 agosto 1844 al 15 gennaio 1846. Fu poi pubblicato come romanzo completo nel 1846. Da ...